
In ogni dialogo ci saranno rischi di distorsioni e di malintesi fra ciò che penso, ciò che vivo o provo e ciò che sono in grado di dire.
Fra ciò che effettivamente dico, con i miei mezzi espressivi, e ciò che l’altro coglie e comprende.
Fra ciò che io credo che l’altro abbia recepito e ciò che egli pensa che io pensi che lui abbia colto.
Quando non mi sento ascoltato o non mi sento capito, ne sono in parte responsabile anch’io dunque, perché forse mi sono espresso in modo poco chiaro, o troppo indiretto, sperando che l’altro comprendesse con certezza ciò che volevo comunicare.