Ho scoperto la Metamedicina nel 2008, l’anno del mio risveglio.
Un tempo avrei scritto l’anno in cui è iniziato il periodo più difficile della mia vita. In realtà oggi, a distanza, mi vien da dire che i momenti più oscuri sono stati gli anni immediatamente precedenti a quel 2008, gli anni in cui pian piano mi sono sentita morire dentro. Grazie al mio ex marito ed al suo coraggio, insospettabile fino a quel momento, il vaso di pandora è stato scoperchiato e la crisi del nostro matrimonio è esplosa.
Io sono andata completamente in tilt perdendo quell’ apparente equilibrio che mi faceva andare avanti, sopravvivendo, da anni. Mi vedevo agire e comportare come mai avrei creduto di poter fare. Ho fatto errori su errori (sì, lo so, non esistono errori ma solo esperienze che insegnano) anche coi miei figli, con loro che per me sono ciò che di più bello la vita e il mio matrimonio mi abbiano dato. Io che di professione sono stata per più di 10 anni una psicopedagogista mi ritrovavo a pensare “Come ho potuto fare questa cosa?” o “Hai detto proprio ciò che sai non deve essere detto. Ma che madre sei?”. Pensare che avevo lasciato il mio lavoro appunto di psicopedagogista in un centro di recupero per adolescenti borderline, lavoro che amavo molto ma che mi prendeva molte energie fisiche ed emotive, proprio per essere più presente per i miei figli.
Avevo completamente perso la mia lucidità e mi è stata diagnosticata una bella depressione che ho dovuto curare sia dal punto di vista medico che psicologico. E’ stato a questo punto che è iniziato il mio viaggio nel mio deserto interiore, un viaggio lungo, faticoso e doloroso che però mi ha portato alla Rinascita. Sì sono anche io una Donna in Rinascita, come le donne con cui lavoro oggi.
Nell’associazione culturale della mia psicoterapeuta ho conosciuto, durante una conferenza gratuita, la Metamedicina. Ho subito comprato due libri di Claudia Rainville “Guarire le ferite del passato. Metamedicina delle Relazioni affettive” e “Cambia la tua vita. Metamedicina delle emozioni”.
Li ho divorati. E ho deciso che volevo guarire. Ancora oggi a tante mie clienti consiglio questi due libri insieme alla bibbia della Metamedicina: “Ogni sintomo è un messaggio. Metamedicina 2.0”.
Il mio cammino di trasformazione era iniziato.
La prima lezione, la più difficile che mi ha insegnato Claudia è quella della Responsabilità. Non è stato facile uscire dal ruolo di vittima che mi ero costruita, ma mi ha permesso di riprendere in mano la mia vita.
Non è semplice comprendere il nostro 50% di responsabilità e nemmeno restituire il 50% di responsabilità agli altri con cui siamo in relazione e dare a loro in mano la libertà di decidere quali scelte fare. Ognuno ha la sua lezione da apprendere. Non siamo le vittime di nessuno e non possiamo essere i salvatori di nessuno.
Ho cominciato a lavorare su di me, sulle mie ferite che venivano da molto lontano, molto prima che conoscessi il mio ex marito. Da lui mi aspettavo la cura ai miei vuoti di valore. Siamo stati bravissimi a farci da specchio per ben 19 anni. Perché è così, l’ho capito con la metamedicina quanto non ci si scelga a caso. Siamo gli uni per gli altri occasioni per guardare in faccia i meccanismi che ci guidano, per crescere.
Ho ricominciato nel frattempo a studiare, facendo un master in coaching.
E’ durante questo master che ho pensato che potevo coniugare la mia esperienza, i miei studi passati e le competenze che stavo acquisendo per poter essere utile a quelle donne che come me avrebbero potuto vivere un periodo di perdita di significato, di scoramento, di rabbia, di paure paralizzanti, di confusione.
Oggi più che mai desidero essere uno strumento per aiutare le donne in difficoltà a fare delle prese di coscienza su quali dinamiche agiscano nelle loro vite e nelle loro relazioni, a riscoprirsi, a scardinare corazze e maschere, a ritrovare il proprio valore, ad affrontare la delusione, il senso di inadeguatezza, i sensi di colpa, le ferite di abbandono, di tradimento, di rifiuto, di impotenza, a ritrovare la loro direzione. E’ mio desiderio e impegno preciso a cui dedicherò tutte le mie energie.
Buon cammino a tutte noi!