Spesso i genitori tendono a voler proteggere i loro figli dalle negatività e dalle sofferenze della vita. Come se potessero tenerli per sempre sotto una campana di vetro. Ma, in questo modo, come potranno imparare a cadere e rialzarsi? Come potranno fronteggiare le avversità della vita che inevitabilmente li coglieranno?
E’ per questo che fin da bambini in realtà leggiamo loro delle storie, dei racconti.
E non tutte hanno un lieto fine. Anzi!
Spesso sono storie tristi, o che trattano temi difficili. Se osservate bene in queste favole c’è sempre una sofferenza, una paura, un qualcosa che non va come dovrebbe andare.
E’ in questo modo che i bambini prendono confidenza con il dolore; che imparano a misurarsi con le difficoltà, con la tristezza, con la tragedia a volte. Lasciate quindi che i racconti aprano la strada ad una comunicazione sincera fra voi sui vari aspetti della vita, anche quelli tristi, che nella vita purtroppo si verificano, esistono. E il nostro compito, tra gli altri, è quello di insegnare ai figli come affrontarle.
E’ per questo che fin da bambini in realtà leggiamo loro delle storie, dei racconti.
E non tutte hanno un lieto fine. Anzi!
Spesso sono storie tristi, o che trattano temi difficili. Se osservate bene in queste favole c’è sempre una sofferenza, una paura, un qualcosa che non va come dovrebbe andare.
E’ in questo modo che i bambini prendono confidenza con il dolore; che imparano a misurarsi con le difficoltà, con la tristezza, con la tragedia a volte. Lasciate quindi che i racconti aprano la strada ad una comunicazione sincera fra voi sui vari aspetti della vita, anche quelli tristi, che nella vita purtroppo si verificano, esistono. E il nostro compito, tra gli altri, è quello di insegnare ai figli come affrontarle.