Fuggirla, negarla, schiacciarla non serve. La rabbia è un importante tentativo di comunicare qualcosa.
È molto più produttivo ascoltarla.
Ciò che più fa arrabbiare i ragazzi di quest’età è non sentirsi capiti, anzi giudicati per quelle idee che iniziano a farsi indipendentemente da noi. È sentire di subire quelle che considerano ingiustizie. Sentirsi traditi, non tenuti in considerazione, non ascoltati, presi in giro. Ma anche sentire di non avere la fiducia, anzi sentirsi controllati. È sentirsi inadeguati mentre percepiscono che troppo si pretende da loro.
È sentire di non avere una direzione, uno scopo, un entusiasmo. È la paura di ciò che li aspetta, sensazione che li fa sentire soli e allo sbaraglio.
Qualunque sia il motivo scatenante, occorre non farsi spaventare e guardarla in faccia per comprendere quale difficoltà e quale dolore nasconde.