Chi di noi donne non ha mai letto su un qualsiasi libro di formazione o su uno dei nostri amati settimanali o su uno dei tantissimi blog in cui si inciampa navigando svogliatamente nel web che per essere felici dobbiamo imparare ad amare noi stesse?
Siamo bombardate da questo ritornello! Di autostima ne parlano proprio tutti… in radio, in televisione, ovunque. Ma un conto è sentirne parlare e un conto è passare ai fatti.
E’ così che tante donne arrivano da me e mi parlano invece di sensi di colpa, di come non si sentano mai abbastanza anzi spesso inadeguate e mi chiedono come si fa ad amarsi, da dove si comincia e spesso la domanda principale è: “..ma amarsi, alla fine, non è egoismo?”
Qualunque sia il motivo per cui noi troppo spesso ci sentiamo in dovere di accudire sempre tutti, genitori, figli, mariti o compagni e, perché no, anche gli amici, relegando noi stesse sempre all’ultimo posto e da qualunque background culturale arrivi tutto ciò, oggi cerchiamo di raccontarci cosa significhi “Amarsi” in concreto.
Solo amandoci riusciremo ad amare pienamente e con tutte le nostre energie anche gli altri, regalando loro la stessa opportunità che ci siam date da sole. Saranno contagiati dalla nostra positività e rigenerati dalla nostra felicità che vedranno sprigionarsi dai nostri occhi, dai nostri sorrisi, dalla nostra pelle e dai nostri modi. Del resto, pensiamoci, chi ama stare a fianco a persone sfinite, svuotate, senza entusiasmo, spente e tristi? Amandoci scopriremo di essere degne d’ amore e … l’ amore troveremo!
Allora intanto proviamo ad iniziare a imprimere nella nostra mente che: “Amarsi è pensare a sé senza dimenticare gli altri e amare gli altri senza dimenticarsi di sé”. E così mettiam da parte il dubbio di essere egoiste, perché si è egoiste quando si pensa a sé a scapito degli altri o si pensa agli altri per poi rinfacciarglielo o per ottenere qualcosa di ritorno.
Amarsi è principalmente accettarsi, rispettarsi e darsi valore!
Accettiamo i nostri bisogni profondi, ascoltiamoli e troviamo il modo di soddisfarli. Anche noi ne abbiamo il diritto e ci rispettiamo se diam loro voce. Accettiamo le nostre emozioni, accogliamole e lasciamole vivere.
Accettarsi significa anche riconoscere la validità dei nostri sogni e dello scopo che sentiamo essere quello della nostra vita. Non valgono solo quelli di chi ci vive attorno. Accettiamo il fatto che possiamo anche sbagliare. L’errore fa parte del processo di apprendimento e come tale è solo un’esperienza che ci insegna. Rispettiamoci diventando allora più tolleranti nei nostri confronti e assolviamoci un po’ di più se proprio dobbiamo essere sempre i giudici di noi stesse. Ricordiamoci che non siamo il nostro passato e non assumiamoci quelle che non sono nostre responsabilità. Accettiamo di poter avere anche delle fragilità. Chi non ha il suo tallone d’Achille? Ironizziamo su di esse e coccoliamoci da sole. Impariamo ad aver fiducia in noi, a credere in noi e nei nostri talenti. Ce la possiamo fare… anche ad affrontare a piccoli passi le nostre paure. Solo gli sciocchi non ammettono di averne. Accettiamo che siamo in cammino, che come tutti stiamo imparando. Che ci importa della mania di controllo e di perfezionismo? L’importante è vivere in consapevolezza sapendo di essere in movimento sulla nostra strada.
Facciamoci rispettare ma… rispettandoci per prime, altrimenti non funziona. Perciò riconosciamoci il nostro valore, viviamo coerentemente secondo i nostri principi e valori in modo che ci sia integrità fra ciò in cui crediamo, pensiamo, aneliamo, professiamo e agiamo. Rispettiamoci battendoci per il nostro posto nel mondo, per i nostri progetti e per riuscire a vivere le nostre passioni. Siamo assertive, impariamo a dire di No quando dire di Si ci farebbe dimenticare delle promesse fatte, anche a noi stesse o non ci farebbe più riconoscere allo specchio. Cerchiamo di avere sempre ben chiaro quali comportamenti o atteggiamenti altrui sono accettabili per noi e non tolleriamo l’intollerabile annullando la nostra dignità, o le situazioni che ci fanno sentire a disagio. Non possiamo amarci se non rimaniamo autentiche. Amiamoci scegliendo, padrone della nostra vita.
Rispettiamoci non agendo in funzione delle aspettative altrui perché ci sentiamo una metà in cerca dell’altra nostra metà o perché senza il riconoscimento e l’apprezzamento degli altri ci sentiamo senza valore. Noi siamo un uno, un intero che è unico e irripetibile e perciò speciale. Rispettiamoci ascoltando il nostro corpo e quello che ci dice costantemente e concediamoci le attenzioni che necessita. Diamo voce al nostro mondo interiore, alla nostra vitalità, ai nostri interessi, a tutto ciò che ci entusiasma e ci incuriosisce libere da qualsiasi giudizio e alla fine scopriremo quanto amore c’è in noi in abbondanza … anche per gli altri.