Potrei definire la Metamedicina (fondata da Claudia Rainville nel 1987) come una filosofia di vita, una medicina del cuore, intenta ad aiutarci a farci vivere nella consapevolezza e nell’armonia, un meraviglioso strumento di risveglio della coscienza che permette a chi inizia questo cammino di crescita di liberarsi da tutte le sofferenze emotive, dalle paure, dai sensi di colpa, dalla vergogna e dalla collera che possono essere all’origine di una malattia fisica o di una mal di vivere.
I disagi di cui possiamo soffrire, infatti, possono essere fisici ma anche psicologici o relazionali. La medicina di fronte ad un male organico si occupa delle manifestazioni oggettive e misurabili che affliggono il paziente, ne dà un’interpretazione e cerca di risolverle attraverso dei trattamenti o attraverso dei farmaci o se necessario con interventi chirurgici. Non si occupa della parte inconscia dell’individuo dove si può ritrovare la sofferenza vissuta dal punto di vista emozionale in relazione ad un determinato evento e che può essere diventata la causa del sintomo che lo tormenta.
La Metamedicina, invece, accompagna il malato in un percorso di ricerca di questa causa attraverso l’ascolto profondo, una serie di domande pertinenti, la trasformazione di alcuni scenari di dolori vissuti e la trasformazione di alcune equazioni ben radicate nella memoria e che non sono funzionali al benessere emotivo con lo scopo di liberarlo da quelle afflizioni profonde che non risolte vengono somatizzate. Identificare di una malattia questa origine e metabolizzare queste sofferenze può aiutare ad arrivare di conseguenza alla guarigione.
Il primo passo allora da fare dopo aver spento l’allarme anti-incendio, ovvero il sintomo, attraverso i farmaci, come spesso accade, è di non fermarsi lì, ma di andare a cercare il focolaio delle fiamme. I nostri pensieri, sentimenti ed emozioni influenzano attraverso il cervello ogni nostra cellula. Anche Masaru Emoto lo insegna col suo famoso esperimento sull’acqua influenzata dalle parole.
Nessuna malattia o disarmonia è senza una o più ragioni. Se la causa è temporanea assistiamo ad un malessere passeggero. Infatti solo se questa causa temporanea è stata vissuta con forte impatto emotivo potrà evolversi in qualcosa di più serio. Se in relazione ad un evento importante l’emozione forte provata viene repressa, negata o taciuta, prima o poi si manifesterà con un malessere fisico o psicologico via via sempre più importante, finchè non troverà ascolto da parte nostra. Se si riesce a dare ascolto a quell’emozione e se si riesce a ben elaborarla il malessere emerso rientrerà.
Ecco perchè è importante riconoscere le cause della sofferenza e metabolizzarle e in ultimo si può aiutare il corpo a riprendersi. La malattia è pertanto una voce del nostro inconscio che ci parla.
Può voler dire una vasta quantità di cose.
Solo alcuni esempi: non ce la faccio ad andare avanti, ho paura, mi sento invaso, mi sento abbandonato, non ho più voglia di vivere, non voglio più pensare, resisto, mi fermo, ho bisogno di aiuto, trovo ingiusto, devo lasciar andare, non mi sento libero di respirare, mi sento minacciato, non riesco a mandar giù una situazione, mi sento costretto, mi sento sovraccaricato di responsabilità, non riesco a staccare dai doveri che sento di avere, mi sento in bilico, mi sento colpito, non mi va giù, non sopporto… .
Vero è che la Metamedicina è interessata a molto di più della guarigione fisica. Vuole aiutarci ad occuparci delle “lezioni” che attraverso le esperienze della vita siamo chiamati ad integrare. Spesso quando una persona non riesce ad affrontare una lezione importante per la sua evoluzione, la malattia può costringerlo ad affrontarla. Non si può, di conseguenza, parlare di Metamedicina senza parlare anche di “Responsabilità”.
Essere responsabili significa assumersi un impegno nei confronti della propria vita, della propria salute e della propria felicità con un cammino verso la consapevolezza e significa accettare che l’integrazione di certe lezioni sono necessarie per l’ evoluzione della nostra anima. Ecco perché tutto è perfetto, sebbene si riesca a riconoscerlo molto spesso solo a distanza. Ogni esperienza è funzionale a ciò che abbiamo bisogno di imparare e può dunque esserci utile se rimaniamo nel flusso della coscienza. Ed ecco perché allora nulla è frutto del caso.
Per di più a seconda delle frequenze vibratorie dei nostri pensieri, dei nostri sentimenti ed emozioni, nonché delle parole che pronunciamo ci imbatteremo in eventi o circostanze corrispondenti. Ammettere questo ci aiuta ad acquisire maggior apertura, maggior flessibilità di fronte agli eventi della vita e ci permette di raggiungere una serenità e un equilibrio interiore.
La Metamedicina ci insegna a prenderci cura di noi e del nostro equilibrio interiore, ci aiuta ad ascoltarci e ad amarci. Solo dopo potremo amare anche gli altri.
I libri di Claudia Rainville con cui io ho iniziato il mio viaggio di crescita sono stati:
- Ogni sintono è un messaggio
- Guarire le ferite del passato
- Cambia la tua vita