Agnes

Quando credi in un sogno, quando senti che ti appartiene, non mollare mai, anche quando sembra che tutto remi contro. Se lo senti tuo nel profondo tutta una serie di energie si mobilitano per permetterti di realizzarlo. E per realizzarlo non temere il cambiamento!

 

Questa è la lezione che ha imparato Agnes  e che io, come sua coach da 4 anni, le ho visto vivere.

 

Agnes è una bella, giovane ragazza di 29 anni, ungherese, che vive in Italia da oramai 7 anni.

A 14 anni arriva per la prima volta con i suoi genitori per visitare Venezia e se ne innamora a prima vista.

Non avevo mai provato prima di allora, e mai più l’ho riprovata, una sensazione simile a quella che ho vissuto in quel momento. Era come sentirmi a casa!  Percepivo un legame con quei luoghi che non mi sapevo spiegare ma era fortissimo”.

Da allora appena si ripresentava la possibilità, tornava a Venezia e cresceva in lei il desiderio di poter venire a  viverci.

Agnes è una ragazza che non teme le sfide forti.

Pianifica i suoi passi con calma e lucidità e non demorde.

Non ancora 18enne decide di andare come ragazza alla pari a Londra per imparare bene la lingua e poter poi iscriversi ad una università inglese. Ed è quello che fa per studiare Economia del turismo.

Per finire il primo triennio deve svolgere uno stage per consolidare le conoscenze in gestione alberghiera.

Ecco creata l’occasione per tornare a Venezia!

Mentre spedisce i suoi Curriculum vitae in tutti gli hotel della città fa un corso di 6 mesi di italiano. Poi, non ricevendo risposta da nessuno, allarga la ricerca fra Bologna, Firenze, Roma e Milano, inviando fino a 400 cv. E quando è pronta a lasciare momentaneamente il sogno di vivere a Venezia, ma non quello di partire per l’Italia, ecco che un prestigioso Hotel a 5 stelle nel centro della città lagunare la chiama per assicurarsi la sua disponibilità per i 6 mesi di stage.

Ed è subito FELICITA’.

Parte lasciando un fidanzato a Budapest per vivere il sogno.

Le chiedo cosa l’ha motivata a spingersi così al di là della sua zona di confort e mi spiega che forse è stato il volersi appropriare del suo diritto di vivere la libertà.  Quella libertà che era stata negata dal regime ai suoi genitori che tanto avrebbero voluto viaggiare per conoscere un mondo diverso.

Lavorare a Venezia in realtà l’ha messa poi a dura prova. Non poter comunicare bene in italiano con coinquilini e colleghi, non potersi ben difendere in certe situazioni critiche, l’ha fatta spesso sentire sola, sbagliata, umiliata.

Ogni giorno però la città la consolava. Tutto il suo tempo libero lo spendeva a girare senza meta fra le vie per scovarne ogni segreto.

Da allora ogni anno torna almeno una volta in laguna per ricaricarsi con la sua magica energia. Per lei è importante tornarci per ricordare da dove è partita.

“Se ce l’ho fatta lì, nonostante, onestamente, credo di aver pianto ogni giorno, posso farcela di fronte ad ogni avversità”.

L’esperienza in quella città le ha insegnato, e continua a insegnarglielo,  che se si crede in un sogno e ci si impegna, passo dopo passo, per realizzarlo non si può che riuscirci. Le dà fiducia e forza ricordarsi di questa verità vissuta sulla sua pelle.

Dopo questo primo stage ne seguirà un altro, poi l’ Erasmus a Milano e da qui tutta una serie di lavori.

Ogni volta che Agnes non si sente soddisfatta o pensa di aver imparato quello che le serviva, sceglie di cambiare.

Vuole crescere!

E per crescere bisogna abbracciare il cambiamento.

Un anno fa si ritrova in un posto di lavoro a contratto a tempo indeterminato. Il posto fisso tanto ambito da molti. Peccato che il lavoro non le piaccia. Per di più “il posto fisso” le dà la sensazione di essere in gabbia, di vivere una vita senza vie d’uscita.

Agnes vuole una vita che assomigli ad una autostrada piena di svincoli da poter scegliere di imboccare.

Questa percezione in lei è così forte da farle mollare tutto. Il desiderio di fare qualcosa che le dia la voglia di alzarsi con entusiasmo ogni mattina è più forte della paura della precarietà.

Sfrutta la possibilità di frequentare alcuni corsi di digital marketing offerti dalla regione Lombardia, comprende quanto i video siano importanti per la creazione del proprio brand e decide di presenziare a tutti gli eventi digital della città per fare video in cui racconta cosa vi succede.

In seguito inserisce nei suoi video le interviste che chiede ai relatori che ascolta durante quegli stessi eventi.

Crea il suo brand “My digital life” e viene notata da tanti.

Agnes ha trovato il modo di crearsi un nuovo lavoro partendo da zero e inseguendo solo i suoi interessi.

Oggi, a distanza di solo 1 anno, lavora come Community manager in un’ azienda che offre spazi di coworking e una piattaforma per innovatori digitali.

Le potenzialità di Agnes?

Sicuramente la curiosità, l’apertura a nuove esperienze, l’amore per il sapere, la capacità di prendere deviazioni rispetto alla strada che sta percorrendo per crescere, la capacità di analizzare le cose da prospettive diverse, la capacità di introspezione che in questi anni di coaching ha dimostrato per ascoltarsi nel profondo, autonomia ed indipendenza, la capacità di gestire emozioni complesse, ostacoli, difficoltà e momenti di scoraggiamento senza mai perdere di vista i suoi obiettivi.

 

E voi? Temete o cercate il cambiamento? Quali sono le vostre potenzialità?