Carola è una delle 5 fondatrici di Lascia La Scia, un luogo magico e straordinario, in continua trasformazione ed evoluzione. Sono cinque architetti che si occupano principalmente di installazioni e hanno fatto del luogo dove lavorano, un ex saponificio degli inizi del ‘900, anche un coworking Lab dove altri professionisti, sempre nell’ambito della creatività e artigiani hanno trovato casa. E’ il luogo dove vengono organizzati anche eventi meravigliosi. Per la stragrande maggioranza chi frequenta Lascia la Scia, chi ci lavora e chi eroga eventi sono Donne. E nell’energia che si respira nell’aria questo si sente. Ed è un’ energia nutriente, accogliente e armoniosa. A dimostrazione del fatto che le Donne, al lavoro, possono, se vogliono, fare grandi cose se sanno cooperare, sostenersi e creare una modalità in cui tutte abbiano l’opportunità di esprimere al meglio sè stesse.

Ove invece prevale la competizione fra le donne, lo spazio in cui riescono a urlare al mondo il loro valore si riduce. Io ho sperimentato questo tipo di frustrazione in passato ma credo che molte fra voi ne abbiano purtroppo potuto fare esperienza.

Queste cinque ragazze hanno invece saputo sviluppare il valore della sorellanza, che è diventato il loro valore più alto.

Carola, Laura, Valentina, Chiara e Silvia, grazie per insegnarci questo ogni volta che entriamo in Lascia la Scia, dove il sorriso, l’accoglienza, la cooperazione e la magia sono tangibili come bolle di sapone nell’aria.

I tempi dell’università

Il  progetto di Lascia la scia è nato nel 2011 ma loro si conoscono dai tempi dell’ università. “Si sono scelte“, in qualche modo riconoscendosi l’una nell’altra, in quei tempi in cui dovevano riunirsi in gruppi nei laboratori di progettazione nei dipartimenti di architettura. Hanno praticamente vissuto insieme in simbiosi in quegli anni di studio, ore su ore, una notte via l’altra quando c’erano gli esami da preparare e progetti da realizzare. Si sono sostenute, incoraggiate, spronate, aiutate quando una aveva bisogno delle altre. E’ allora che, mentre l’amicizia a livello umano cresceva e si fortificava, hanno compreso quanto fossero complementari, quanto si completassero mettendo ognuna le proprie doti, talenti, punti di forza e potenzialità a disposizione delle altre. Rimanendo coese e facendo gruppo erano vincenti.

Nasce Lascia la scia

Avendo sperimentato questo in università hanno poi accettato la proposta di Laura, la più pionieristica fra le cinque, di provare a costruire insieme un progetto professionale dove avrebbero potuto continuare a mettersi in gioco ognuna con le proprie peculiarità, in una leadership orizzontale condivisa. E’ così che è nata Lascia la scia, con un primissimo progetto di installazione in occasione del salone del mobile di Milano. La loro speranza e obiettivo, da cui nasce il loro nome è quello di lasciare il segno, una scia. E il segno lo lasciano su chiunque abbia l’occasione di avvicinarsi a loro. Ce l’hanno fatta! Lascia la scia è una casa in cui  lavorano, cucinano e mangiano insieme divertendosi.

Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita!

Lascia la scia è uno spazio che hanno scelto di condividere con altre professioniste, creative e artigiani. E’ una location di eventi e corsi dove la creatività fa da protagonista assoluta.

Non è stato facile in principio e di momenti difficili, dove sarebbe stato più facile mollare, ce ne sono stati. “Ma quando credi in un progetto e ti ci dedichi, fai in modo che i sogni si avverino”, mi dice Carola.

Ci hanno messo anima e corpo, tempo ed energie, passione ed entusiasmo. Amano creare, fare sempre cose nuove e amano farle bene. Amano il bello, l’originalità, la semplicità. Riciclare e costruire con le mani. Stare insieme, fare divertendosi.

Avendole conosciute tutte credo che l’affinità che le accomuna dal punto di vista umano sia la gentilezza d’animo. Lo si percepisce nel modo in cui ti accolgono, cercano di venirti incontro a qualsiasi esigenza, nel modo in cui semplicemente parlano e si muovono.   

Il segreto di questa bella cooperazione e del successo che ne sta derivando è il rispetto, la stima e la fiducia reciproca che provano l’una per l’altra. Lascia la scia, dice Carola, è come una lunga storia d’amore, non è mai tutto rosa e fiori ma le difficoltà aiutano ogni volta a rafforzarsi e a riconoscere l’appartenenza. “Ci siamo date spazio, spazio per crescere, lasciando la libertà a ciascuna di sperimentarsi e di sviluppare le proprie potenzialità”. Chi è più audace trascina le altre, chi infonde vitalità nei momenti di stanchezza, chi ama essere all’avanguardia sempre pronta ad imparare cose nuove propone alle altre, chi tiene alto lo humor, chi sostiene con la forza della perseveranza e della determinazione. L’umiltà è il loro denominatore comune che ha permesso loro di imparare reciprocamente dai punti di forza delle altre. Ognuna conosce i propri limiti e lascia che le altre compensino. Nessuna invidia, nessuna gelosia. Solo rispetto, condivisione, cooperazione e libertà.

Sono stata felice di organizzare diversi eventi di Metamedicina da loro, testimoni un paio di foto qui a fianco. L’atmosfera che si respira era la più adatta.

Perciò alla prossima ragazze. Vi abbraccio tutte stimandovi molto.