Gli adolescenti sono in quell’età di mezzo fra la fanciullezza e l’età adulta.
Provano spesso ansia per un futuro che non riescono ancora ad immaginare.
Confusione per i cambiamenti e le trasformazioni in atto. Emozioni nuove e sconosciute li assalgono. Sentono la spinta ad uscire di casa, desiderano crescere e provare a sé stessi e agli altri di essere capaci di autonomia, ma temono nel farlo di sentirsi soli e spesso si sentono inadeguati. Sensibili al giudizio dei grandi, reagiscono rifugiandosi nel gruppo dei pari. Mal sopportano il peso delle aspettative che incombono spesso su di loro da parte di familiari ed insegnanti che li vorrebbero già maturi, responsabili, lungimiranti e coscienziosi.
E allora è il momento in cui, più che mai, occorre sviluppare una connessione emotiva con loro per avere una comunicazione aperta ed evitare che si chiudano a riccio.
Paternali, critiche, domande dirette, imposizioni daranno risultati negativi. Li faranno solamente sentire incompresi. Occorrerà inventarsi nuovi modi per dedicargli del tempo in cui parlare e condividere emozioni, bisogni, malesseri, valori, idee, opinioni e preoccupazioni.