successo 1Mi guardo attorno e vedo troppo spesso ansia, stress, malesseri di vario genere legati alla paura di non riuscire  ad essere persone di successo, di non riuscire a trovare la propria strada per affermarsi, di non riuscire a trovare lo scopo della propria vita, la propria realizzazione. E’ accaduto anche un paio di sere fa. Una giovane donna nel mio studio ha versato calde lacrime, frustrata perchè da ormai molto tempo si sta struggendo perchè, dice, non riesce a trovare il suo scopo con cui identificarsi per sentire di avere valore e per sentirsi realizzata. Eppure ha una relazione di coppia felice, una casa in cui vive col suo compagno, amiche, passioni ed interessi, talenti di vario tipo (parla anche 4 lingue, canta, ha una notevole capacità introspettiva, è molto intelligente…) ed è pure bella. Ma non trova un lavoro che la appaghi. Le domando cosa intenda per “realizzazione” e cosa potrebbe darle “valore”.    Silenzio…. e poi un mesto sorriso.  E mi dice:  “ci sono cascata anche io! Dovrei saperlo che IO NON SONO IL MIO LAVORO”.   Già!      Molto spesso la nostra società e noi che ci siamo immersi  abbiamo un’idea distorta del successo e della realizzazione di una persona.

LA REALIZZAZIONE, LO SCOPO DELLA VITA, IL VALORE DI UNA PERSONA, IL SENSO DEL SUO VIVERE NON SI IDENTIFICA COL SUO SUCCESSO IN CAMPO LAVORATIVO!

Semmai coi valori che realizza col suo lavoro e che in quella sfera, però, non si esauriscono. Viviamo in un mondo in cui la maggior parte della gente vive di corsa, attenta al fare, al realizzare. A Milano, la città dove vivo, tutto questo è amplificato. Conoscete il “Milanese imbruttito”?  Non crediate che sia una caricatura.  E’ cruda verità. Tutti vogliono realizzare, tutti parlano di obiettivi da raggiungere. Infinita la proposta di corsi per imparare ad essere smart, efficaci, determinati, per imparare a sentirsi vincenti, per sconfiggere le proprie credenze depotenzianti che limitano il successo stimato in popolarità, carriera e denaro.  Corsi per imparare a gestire il tempo in modo da non perdere nemmeno un minuto in futilità che non portano ad un risultato ma che ci distraggono dal nostro focus. Come se fermarsi, creare il vuoto non fosse anche necessario per azzittire la vocina dell’ego, il chiacchiericcio della gente e per scendere dentro di noi ed ascoltarci.  E non ci sarebbe nulla di male in tutti questi corsi se la nostra vita non si incentrasse solo ed esclusivamente sul lavoro e tutto non fosse finalizzato solo per farci eccellere nel mondo del lavoro. Come invece spesso accade.   Chi sono le persone che hanno successo nel nostro mondo?   Chi sono quelli realizzati, anziché perdenti?  Rispondiamoci con onestà.     Riflettete su quello che ci si chiede quando ci si ritrova seduti ad un tavolo fra sconosciuti?  “Di cosa ti occupi?”,  “Tu cosa fai?”.  Queste sono le prime domande che ci rivolgiamo.    Non c’è da stupirsi per tanta ansia e tanto stress. niente impossibile   Ho appena guardato un interessante video di Alain de Bottom. Lui dice che gli snob prendono una piccola parte di ciò che è una persona e la usano per farsi una visione completa di ciò che è. Se dunque è nostra abitudine chiedere alle persone cosa fanno e il “chi sono” di cui siamo curiosi riguarda solo il mestiere che svolgono, allora siamo degli snob.  La verità è che non SIAMO l’avvocato, l’ingegnere, il top manager. Facciamo l’avvocato, l’ingegnere e il top manager per vivere.

NOI NON SIAMO IL NOSTRO BIGLIETTO DA VISITA.

SIAMO MOLTO DI PIU’.

SIAMO!

E quando veniamo valutati solo per il mestiere che svolgiamo ci viene fatto un torto immenso. Permetterlo è mancarci di rispetto.  Se poi siamo noi stessi a valutarci solo per il lavoro che abbiamo ci sentiremo come un criceto sulla ruota nella gabbia. In perenne ricerca di qualcosa per cui valga la gioia di godersi la vita.    SIAMO!  MA COME SIAMO?, questa la vera domanda.  Siamo nel mondo del lavoro dove facciamo cose, realizziamo progetti. Siamo nelle relazioni. Siamo nella nostra famiglia. Siamo con gli amici.  Siamo con noi stessi. Siamo nelle nostre passioni, nei nostri interessi, nei nostri valori.  Siamo anime.  Fermiamoci. Smettiamo di essere sempre nel fare per realizzare. Permettiamoci di essere. E di pensare COME vogliamo essere. Quando sapremo chi e come vogliamo essere avremo trovato la nostra chiave del successo.

chiave del successo Ci sentiremo realizzati quando sapremo quali sono i nostri bisogni e come soddisfarli. Quando ci permetteremo di essere noi stessi completamente, nell’autenticità e in tutte le nostre dimensioni allora avremo avuto il vero successo. E’ il riconoscimento e/o il denaro di cui abbiamo bisogno? Va bene. Ma non può essere tutto ciò che siamo. Il nostro valore non dipende dal nostro lavoro.

Avremo una concezione diversa del successo anche quando avremo acquisito una concezione diversa dell’errore, del fallimento, delle nostre crisi e cadute. Negli errori fatti ci sono le lezioni che abbiamo imparato, nelle cadute la nostra possibilità di evoluzione, nelle crisi nuove opportunità per vivere più pienamente. Quando non ci farà più paura l’ombra che fa parte di noi e che rinnegare è da inconsapevoli, ma sceglieremo di dare energia alla nostra parte luminosa avremo avuto successo. Focalizziamoci sulle qualità, sui modi di essere, sui valori che vogliamo far vivere per sentirci di valore. Quando saremo le persone di cui saremo orgogliose, quando saremo in armonia con noi stessi e con gli altri allora sentiremo di aver successo in questa avventura che si chiama vita.