Fin da quando eravamo piccolini nella nostra più totale inconsapevolezza abbiamo imparato ciò che è la vita, il mondo, le relazioni, l’amore, il lavoro, i soldi, ciò che è bene e ciò che è male.

Il più delle volte semplicemente osservando tutto ciò che accadeva davanti e intorno a noi. Ci siamo fatti un’idea su cosa significhi stare in una relazione, su come sono gli uomini e le donne, su come vivere il sesso vivendo nelle nostre famiglie, guardano gli atteggiamenti, i gesti, le reazioni, ascoltando battute o lamentele.  Molte cose ci sono state apertamente insegnate e spiegate da persone che ai nostri occhi erano i detentori della verità, pertanto non messi in discussione e senza renderci conto abbiamo assorbito tutta una serie di convinzioni che oggi ci guidano nella vita.

E abbiamo credenze per ogni cosa.

E’ come se avessimo conosciuto tutto attraverso gli occhi e il credo di chi ci stava crescendo e più tardi degli insegnanti che abbiamo avuto. Tutte queste convinzioni sono lo specchio di un preciso periodo storico e  culturale, dell’ambiente sociale e religioso e del contesto geografico di appartenenza.

Anche ciò che pensiamo di noi stessi è estremamente condizionato da ciò che ci è stato detto su di noi. Ci hanno trasmesso come avremmo dovuto crescere per essere accettati e non giudicati,  ci è stato appiccicato addosso un ruolo fin dall’inizio che è diventato parte di noi.

Molte altre credenze sono nate in noi a seguito dell’interpretazione soggettiva che abbiamo dato a situazioni ed eventi che abbiamo vissuto da piccoli con la maturità proporzionata all’ età in cui li abbiamo vissuti. E nonostante possano essere dunque credenze pensate da bambini ancora hanno un ruolo importante per noi.

Per cercare di essere liberi dovremmo fare un lungo lavoro di scavo per stanare ogni convinzione che fa parte di noi, portarle alla coscienza per poterle poi verificare, accettare, rifiutare o trasformare.  Infatti solo ciò di cui siamo consapevoli ci sarà possibile cambiare.

Molte delle nostre convinzioni sono consce, altre inconsce e funzionali al nostro benessere e al nostro riuscire nella vita.

Ma ci sono anche delle convinzioni, perlopiù inconsce, che ci impediscono di vivere la vita che vorremmo, ci fanno da àncora, ci impediscono di realizzare tutte le nostre potenzialità o ci spingono in direzioni  che altrimenti non avremmo mai scelto.

Guidati dalle nostre credenze noi vediamo, percepiamo, riconosciamo spesso solo ciò che può riconfermare la nostra convinzione che diventa così per noi sempre più verità assoluta. Questo rischia di impedirci di vivere in apertura e in un atteggiamento di autentica predisposizione a scoprire e a conoscere. Ecco perché si dice che le nostre convinzioni diventano per noi vere profezie.

Quando ci sentiamo incastrati, bloccati in certi vicoli ciechi della nostra vita, quando continuiamo a vivere sempre un medesimo copione che non ci piace senza riuscire ad abbandonare gli stessi meccanismi allora uno dei più bei regali che ci possiamo fare  è quello di decidere di lavorare per scoprire quali convinzioni nascoste abbiamo che ci stanno limitando.  Il modo per trovare e trasformare le convinzioni esiste e possiamo impararlo.

Quando le cose non ci vanno bene è dunque inutile lamentarci e piangerci addosso. E’ dentro di noi che dobbiamo cambiare qualcosa.

Spesso abbiamo però paura di guardarci dentro per cambiare ciò che ci porterebbe sicuramente a stare meglio. Paura di ciò che potremmo trovare.

E’ perché giudichiamo le ombre, le fragilità, le debolezze, che sappiamo di avere, in modo negativo. E diventiamo come gli struzzi. Nascondiamo la testa sotto la sabbia. Ma il fatto di non volerle vedere non le elimina. Continuano indisturbate a intralciare il nostro cammino. Se invece le guardassimo senza timore scopriremmo che è proprio grazie a loro che abbiamo la possibilità di crescere, di migliorarci e di superare gli ostacoli che ci impediscono di volare.

Andando  a guardarci dentro ritroveremmo tutte quelle convinzioni limitanti a cui potremmo dare una nuova e diversa interpretazione.

E’ questo il nostro grande potere. “Abracadabra”:  Creo quel che dico!   Quindi creo quel che penso.

Se vogliamo avere potere sulla nostra vita è necessario sapere cosa ci guida e se non ci piace trasformarlo e concentrare i nostri pensieri su credenze che ci permetteranno di esprimere tutto il nostro potenziale e che ci permetteranno di lasciar andare tutte quelle zavorre che ci impediscono di fare o di essere come vorremmo. Cambiare la nostra concezione sulla vita, se è negativa o depotenziante, ad esempio “La vita è sacrificio e fatica”,  può liberarci dal senso di dovere o dai sensi di colpa per esempio. Cambiare quella sulle relazioni, sugli uomini o sulle donne può portarci a vivere relazioni più felici.

Quando perciò sentiamo che qualcosa non sta funzionando nella nostra esistenza anziché rimanere impassibili aspettando non si sa bene cosa cogliamo l’opportunità  che il nostro malessere ci sta donando per liberarci e assumerci la responsabilità della nostra vita esercitando il nostro potere personale.

Scegliere di cambiare interpretazione è il potere trasformativo più grande che abbiamo il diritto di esercitare.